IL PALAZZO Principe di Aragona
ANTEGALLERIA
Questa piccola sala conserva interamente il soffitto affrescato dal Borremans, anche se qualcuno ha supposto che sia opera di Fumagalli, e il pavimento originale a lisca di pesce.
Al centro dell‘affresco è raffigurata la Gloria, col capo cinto da una corona, che solleva con la mano destra una corona di alloro come per coronare lo stemma dei Naselli sorretto da due putti.
In una striscia svolazzante si legge: "non sine certamine".
Ai quattro lati, opposte tra loro, ma rivolte tutte alla figura centrale, vi sono raffigurati quattro soggetti allegorici che rappresentano virtú religiose:
- La mansuetudine rappresentata da una donna con ampie vesti che paca con la mano destra l‘impeto di un elefante. In una striscia si legge: "mitis corde quiesco".
- La virtú è rappresenta da una donna alata e incoronata che con la mano sinistra tiene una corona di alloro e con la mano destra afferra una lancia, sotto vi è il vizio rappresentato da un personaggio diabolico che la guarda e si morde un dito. Troviamo scritto: "virtus ad astra vehit".
- La magnificenza è rappresentata da una giovane donna con in mano una cornucopia. A terra giace un personaggio (l‘avarizia) coperto delle sue nudità da un drappo di stoffa che, rivolto di schiena, guarda la giovane donna. Qui troviano il motto: "dat munus honores".
- Il trionfo della lussuria rappresentato per metà da una donna nuda e metà da un enorme dragone, vedesi a piè un giovane guerriero con elmo e corazza in atto di colpirla con un'asta, mentre un fanciullo con l‘arco, Amore, volge le spalle pauroso e si invola. In una striscia si legge: "ut stercora premo".
È probabile che questa sala affrescata in origine fosse una cappella, prima delle trasformazioni apportata alle scuderie del piano terra, di uso personale del principe. Qui si conservano diversi oggetti sacri: due altari da stanza del principe Luigi Burgio Naselli, una raggiera che decorava la Madonna che è posta in cappella, dei macchinari per fare le ostie sacre, dei quadri.
Da qui è possibile accedere alla loggia originale e in un‘altra sala.